Do qua l’intervista fatta con me da Gaetano Sciortino, uno dei miei studenti a Palermo.
Perché uno studente della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo dovrebbe seguire il corso di diritto arabo e musulmano? Che utilità può trarne dopo la Laurea?
La prima ragione è che siamo davanti a problemi crescenti causati dalla presenza massiccia di musulmani in Italia come in tutt’Europa. Questi problemi si risolvono solo con la conoscenza della ragione dei problemi.
Per poter dialogare con i musulmani, capirli e rispondere alle loro rivendicazioni si deve sapere quale sia l’oggetto della discussione per non ingannare e per non essere ingannati. È dunque necessità di coabitazione. L’ignoranza, infatti, produce odio.
E’ importante per gli studenti di giurisprudenza conoscere il diritto arabo perché sono loro che in futuro dovranno gestire i problemi giuridici che derivano dal rapporto con i musulmani. I musulmani infatti pongono problemi giuridici, ed i giuristi italiani potranno rispondere a suddetti problemi solo dopo averne studiato la matrice.
Nel lavoro del giurista, infine, si possono avere tanti casi pratici per i quali si renderà utile la conoscenza del diritto musulmano. È il caso ad esempio di un magistrato che si trova davanti ad un problema di diritto di famiglia, o di un consulente giuridico che deve consigliare un’impresa nel negoziare con la controparte musulmana. Necessariamente, per far ciò bisogna conoscere le loro regole. C’è anche il caso di un diplomatico. Conoscere il diritto musulmano porta qualcosa in più sul piano professionale!
Che impressione ha avuto degli studenti palermitani?
La Facoltà di Giurisprudenza di Palermo ha preso una buona decisione, visto la sua posizione geografica e storica, a dare questa opportunità ai suoi studenti.
Gli studenti palermitani mostrano una buona apertura di spirito, capendo che prima o poi dovranno studiare questa materia. Hanno mostrato questo bisogno di imparare.
Il mio rapporto con loro è stato ottimo. Sanno dire grazie, e fanno sentire subito se ti vogliono bene. Sono naturali ed onesti
.
Cosa è rimasto ai Siciliani della dominazione araba? Cioè in cosa i Siciliani sono simili agli Arabi?
Dagli Arabi ai Siciliani è rimasto il fervore religioso e il gran valore dato alla mamma. Credo anche la gelosia, lo spirito malizioso ed il fatto di essere calorosi, oltre che ovviamente, la fisionomia così come alcune parola, Ed anche il fato di dire tante parolacce. Credo infine lo spirito dello scherzo, il fatto di essere svegli, ed il sentirsi corraggiosi, sicuri di sé sicuri, e il spirito di solidarietà caratteristica che si ritrova anche nei beduini.
È ancora attuale la pratica della circoncisione? Cosa ne pensa?
Generalmente i media fanno tanto rumore per la circoncisione femminile e non parlano quasi mai di quella maschile per pudore, ragioni politiche ed ignoranza. Ma in realtà le due pratiche nella stragrande maggioranza di casi sono vere e proprie mutilazioni di persone innocenti, fatte senza il loro consenso e senza alcuna ragione medica. Non si può quindi affermare che la circoncisione femminile sia più grave di quella maschile.
Il problema è che la circoncisione maschile è praticata dagli Ebrei come comandamento religioso. quindi spesso si evita di schierarsi contro per paura di essere tacciati di antisemitismo.
Le organizzazioni mondiali come l’Onu, l’OMS e l’Unicef giustificano questa pratica sostenendo che abbia scopi medici anche se in realtà non è cosi.
L’obiezione che comunque si può muovere contro la circoncisione è che chi la fa implicitamente affermerebbe che Dio ha sbagliato a creare l’uomo o la donna, e la circoncisione migliora il lavoro di Dio, affermazione ovviamente impossibile.
Qual è la soluzione alla questione palestinese?
Io sono per un solo stato dove ebrei, musulmani e cristiani vivano insieme. Sono contro uno Stato palestinese perché sarebbe musulmano, discriminatore verso gli ebrei ed i cristiani. Sono anche contro uno Stato israeliano perché sarebbe ebreo e discriminatore. La Palestina non è mai stata totalmente ebrea musulmana o cristiana.
Se qualcuno ha un problema con suo fratello non divide mica la loro madre in due!
Vi sarà a Palermo la Cattedra di diritto arabo?
Prima o poi ci dovrà essere… Meglio prima che poi! E penso che è nell’interesse della Sicilia di averla. Palermo ha più diritto che Roma. Parigi o Londra ad avere una cattedra di diritto arabo e musulmano visto il suo passato e la sua posizione geografica.
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Sami A. Aldeeb Abu-Sahlieh, nato nel 1949, è cristiano arabo di origine palestinese e di nazionalità svizzera. Laurea e dottorato in diritto (Friburgo). Diploma in scienze politiche (Ginevra). Abilitazione a dirigere delle ricerche (Bordeaux 3). Professore delle Università (CNU Francia). Responsabile del diritto arabo e musulmano nell’Istituto svizzero di diritto comparato a Losanna (1980-2009). Direttore del Centro di diritto arabo e musulmano. Professore invitato alle Facoltà di diritto d’Aix-en-Provence, di Cergy-Pontoise, de Strasburgo, di Palermo e di Trento. Autore di numerosi libri e articoli, elencati in: www.sami-aldeeb.com, di cui una nuova traduzione francese del Corano.
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