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Professor Sami Aldeeb
Importante adesione al Partito Anti Islamizzazione
Con grande gioia e soddisfazione, a testimonianza che la battaglia che stiamo portando avanti è democratica, civile ed ha un grande valore culturale, annunciamo l’iscrizione al Partito Anti Islamizzazione del dottor Sami Aldeeb Abu-Sahlieh, cristiano di origine palestinese, cittadino svizzero, che è uno dei più grandi esperti mondiali di diritto arabo e musulmano, chiamato dalla Confederazione Svizzera a tradurre la Costituzione Elvetica in arabo. Persone come lui, che ha scritto per noi un testo che riportiamo qui di seguito, sono quelle che possono far comprendere perché bisogna lottare contro l’islamizzazione. Come segretario del Partito lo ringrazio di cuore per il suo sostegno e l’adesione al Pai
Cristiano d’origine palestinese. Cittadino svizzero. Dottore in legge. Abilitato a dirigere ricerche – HDR. Professore universitario – CNU-Francia. Responsabile del diritto arabo e musulmano all’Istituto svizzero di diritto comparato 1980-2009. Visiting professor in varie università in Francia, Italia e Svizzera. Direttore del Centro di diritto arabo e musulmano. Autore di una cinquantina di libri in differenti lingue, di una traduzione francese, italiana e inglese del Corano, e di un’edizione araba annotata del Corano. Il suo sito: www.sami-aldeeb.com
“Ho letto il programma del PAI, che ho pubblicato sul mio blog www.blog.sami-aldeeb.com con altri testi in italiano e in francese. Mi farebbe piacere aderire al vostro partito ed esserne un membro attivo. Oggi i politici, gli intellettuali e gli universitari non fanno il loro dovere agendo e riflettendo in modo adeguato sull’Islam.
Sono molto preoccupato della situazione attuale, particolarmente a causa di una migrazione che l’Occidente non controlla più. Sono per una soluzione umana accettabile per tutti. La proposta è di utilizzare metà dell’Arabia Saudita per farne un protettorato internazionale capace di ricevere almeno 100 milioni di migranti che sono per la maggioranza musulmani. In questo modo li aiuteremmo a creare un paese moderno che farà fiorire il deserto, e diventare rispettosi dei diritti dell’uomo.
Dall’altra parte, non esponiamo a un pericolo i paesi occidentali. Questi migranti vengono con un’ideologia che ha distrutto i loro paesi, e finiranno con il distruggere i paesi che gli daranno l’ospitalità. In questo paese si dovrebbero ospitare anche tutti i prigionieri musulmani in Occidente il cui unico sogno è quello di distruggere lo stesso Occidente, ma anche tutti i musulmani che non vogliono aderire ai principi occidentali di rispetto dei diritti dell’uomo, incluse le donne che vogliono portare il niqab e altre forme di velo che copre la faccia. Si dice in arabo: “Meglio arrabbiarsi prima, che rimpiangere dopo”.
Sono anche preoccupato per la situazione dei musulmani che vivono in Occidente senza rispettare le norme occidentali. Si diceva: “Quando sei a Roma, vivi come i romani”. Ma tanti di questi vivono o vogliono trasformare Roma come se fosse l’Arabia Saudita o il Pakistan, con norme contrarie ai diritti dell’uomo per le quali l’Occidente ha tanto sacrificato. Propongo a questo proposito una nuova lettura del Corano nel quale la parte “rivelata a Medina” sarà abbandonata in favore della parte “rivelata alla Mecca” più o meno accettabile. Questa è la proposta fatta dal pensatore sudanese Mahmud Muhammad Taha, impiccato nel 1985 su istigazione di Azhar, dei Fratelli musulmani (attivissimi in Italia) e dell’Arabia Saudita. Perciò ho pubblicato una edizione araba e fatto una traduzione francese, inglese ed italiana del Corano in ordine cronologico, per distinguere tra le due parti.
Questa edizione deve essere imposta in Occidente a tutti, anche nelle moschee, con un’avvertenza all’inizio del Corano indicando che la parte di Medina è contraria ai diritti dell’uomo e dunque inaccettabile. Io considero la parte di Medina nel Corano mille volte più pericolosa che Mein Kampf di Hitler. Ecco l’avvertenza che metto sulla mia edizione araba e le mie traduzioni del Corano in francese, in inglese e in italiano:
Come altri Libri sacri, il Corano contiene direttamente, o indirettamente attraverso la Sunna di Maometto che i musulmani devono seguire, norme contrarie ai diritti umani riconosciuti oggi nei documenti internazionali. Invitiamo i lettori a leggerlo criticamente e a collocarlo nel suo contesto storico, cioè il VII secolo.
Tra le norme che violano i diritti umani, che ispirano le leggi dei paesi arabi e musulmani, e che i movimenti islamisti vogliono applicare, in tutto o in parte, citiamo a titolo di esempi:
– La disuguaglianza tra uomini e donne in matrimonio, divorzio, eredità, testimonianze, sanzioni e lavoro, il matrimonio delle impuberi, e la circoncisione maschile e femminile praticata sui bambini.
– La disuguaglianza tra musulmani e non musulmani in matrimonio, divorzio, eredità, testimonianze, sanzioni e lavoro.
– Il non riconoscimento della libertà religiosa, in particolare la libertà di cambiare religione.
– Esortazione a combattere i non-musulmani, per occupare i loro paesi, per imporre tributi (jizya) ai non musulmani e per uccidere coloro che non seguono le religioni monoteiste.
– La schiavitù, la cattura dei nemici e l’appropriazione delle loro donne.
– Punizioni crudeli come uccisione dell’apostata (che abbandona l’Islam), lapidazione per adulterio, amputazione delle mani del ladro, crocifissione, fustigazione e ritorsioni (occhio per occhio, dente per dente).
– Distruzione di statue, quadri e strumenti musicali, e divieto delle arti.
– Maltrattamento degli animali e uccisione dei cani di compagnia
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